Previsione modellistica della subsidenza residua sul giacimento di Dosso degli Angeli, Ravenna

D. Bau', G. Gambolati, P. Teatini
Dept. Mathematical Methods and Models for Scientific Applications, University of Padova, Padova, Italy



INTRODUZIONE

Un originale modello agli elementi finiti, non lineare, tridimensionale e' stato sviluppato per lo studio della subsidenza residua connessa alla coltivazione di giacimenti di gas, ovvero dell'ulteriore abbassamento della superficie del terreno che si verifica dopo l'abbandono del campo a seguito della non stazionarieta' del campo di moto indotto nel circostante acquifero. La dinamica della pressione dell'acquifero e del gas residuo in giacimento, assimilato ad una ''bolla'' il cui volume si riduce sotto la spinta del waterdrive, viene simulata con un modello di flusso saturo accoppiato all'equazione di stato dei gas reali. L'andamento spazio-temporale delle pressioni di strato viene utilizzato come dato di ingresso in un modello strutturale poro-elastico. Le principali non-linearita' riguardano l'accoppiamento dinamico tra il flusso nel waterdrive ed il recupero di pressione nella roccia serbatoio e la compressibilita' della matrice porosa che viene fatta dipendere dalla tensione intergranulare in sito, ed e' diversa a causa di fenomeni di isteresi nelle fasi di carico e scarico. L'approccio modellistico e' applicato al giacimento di Dosso degli Angeli, uno dei principali dell'area ravennate, in cui la depressurizzazione indotta dalla coltivazione ha superato 250 kg/cm2. Il campo e' ubicato a circa 3000 m di profondita' nel bacino sedimentario dell'Alto Adriatico, le cui caratteristiche geo-meccaniche sono state ricavate da risultati di prove di laboratorio e da misure di compattazione in situ ottenute con marker radioattivi. Le simulazioni, condotte utilizzando affidabili ricostruzioni geometriche dei tre livelli produttivi principali e dei relativi waterdrive, hanno ricostruito per il periodo produttivo del campo (compreso tra il 1971 ed il 1992) un valore massimo di subsidenza sull'area sovrastante il giacimento pari a circa 30 cm, in buon accordo con le livellazioni topografiche a disposizione, con un contributo fornito dalla compattazione del waterdrive circa doppio di quello fornito dal giacimento. La subsidenza residua al 2042, 50 anni dopo la chiusura del campo, risulta di circa 9 cm su aree distanti alcuni chilometri a nord e a sud del giacimento, con un incremento superiore al 200% relativamente all'abbassamento verificatosi durante la vita produttiva del campo. Il recupero di pressione in giacimento durante il periodo post-produttivo varia tra 50 e 130 km/cm2, contestualmente, tuttavia, ad una significativa estensione del cono di depressione nell'acquifero.

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